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Alimentazione ed Emozioni in Naturopatia

Il 16 ottobre si festeggia una data molto importante per chi affronta il tema del benessere perché è la giornata mondiale dell’alimentazione.


L’alimentazione è alla base del nostro benessere ed è forse l’aspetto più importante. Come sappiamo la natura ci mette a disposizione i cibi di cui abbiamo bisogno, nel momento e nel luogo in cui ci troviamo:


le necessità del nostro organismo non sono le stesse in primavera, in estate, in autunno e in inverno. È importantissimo tornare a mangiare secondo il ritmo delle stagioni, dare la preferenza ai vegetali che nascono spontaneamente nel momento dell’anno che stiamo vivendo e, per la maggior parte, nel luogo in cui viviamo.



Oggi non è sempre semplice orientarsi nella marea di informazioni a cui siamo sottoposti ogni giorno per fare una spesa consapevole e molte persone acquistano nei supermercati perché è più facile, più veloce ma non sempre più salutare.

La naturopatia e il naturopata possono aiutare a destreggiarsi in questa marea e fare scelte più consapevoli: dobbiamo partire dell’ascolto, ascoltare noi stessi per riscoprire le sane abitudini seguendo i cicli della Natura.



C’è poi uno stretto nesso tra alimentazione ed emozioni: il Naturopata ci aiuta capire che mangiare non ha solo lo scopo di soddisfare un bisogno fisiologico risponde a un bisogno di cura, di scambio e di affetto. Una buona alimentazione deve tener conto anche dell’aspetto emozionale legato al cibo.

Può accadere che il delicato equilibrio tra cibo ed emozioni si alteri ci sia una spinta a mangiare che in realtà nasce un’esigenza emotiva. Il cibo può diventare un rimedio inappropriato per placare, ad esempio, le emozioni che accompagnano una delusione familiare: in questi casi non si mangia per appetito ma per allontanare un’emozione scomoda. Molto spesso il sovrappeso è legato a stati emotivi, solitamente disagevoli.


Un tempo si parlava di fame nervosa, oggi la definiamo fame emotiva.

Ad esempio, spesso quando siamo arrabbiati potrebbe risentirne il nostro fegato: la medicina cinese associa la rabbia all’organo Zang Fegato ecco perché a volte diciamo “mordersi il fegato dalla rabbia”. Sarà opportuno favorire il consumo di cibi cotti e tiepidi, riscaldanti e dal sapore lievemente piccante in modo da mobilizzare il Qi e il Sangue, favorendone la circolazione. Aiutano alimenti come sedano, scarola, porro, peperone verde, maggiorana, ginepro, curcuma, tarassaco.

Quando ci troviamo in un quadro di stasi di Qi epatico si possono avere sensazioni di distensione addominale o anche forti mal di testa: in questo caso sarebbe meglio non eccedere con gli alimenti riscaldanti ed inserire nell’alimentazione alimenti amari, moderatamente dolci e di natura neutra o rinfrescante.


Ascoltare le proprie emozioni, curare il proprio equilibrio interiore ci renderà capaci di scegliere alimenti salutari. Allo stesso tempo, un’alimentazione sana e consapevole ci aiuterà a riequilibrare il nostro assetto ormonale, rafforzando la sensazione di benessere psico-fisico.


Dobbiamo quindi nutrire noi stessi e dare ascolto alle nostre emozioni prima di nutrire il nostro corpo, la Naturopatia ci può essere d’aiuto: ogni emozione è per noi un messaggio unico, in grado di aiutarci a comprendere meglio chi siamo, cosa stiamo vivendo e cosa c’è eventualmente da cambiare nella nostra vita.

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ATTENZIONE

Le informazioni contenute in questo sito sono presentate a solo scopo informativo, in nessun caso possono costituire la prescrizione di un trattamento o la formulazione di una diagnosi, e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto medico-paziente o la visita specialistica. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti riguardo qualsiasi indicazione riportata. Se si hanno dubbi o quesiti è necessario contattare il proprio medico. 

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